Basilica di Collemaggio

Posizione: citta d'arte

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La Basilica di Santa Maria di Collemaggio, considerata la massima espressione dell’architettura abruzzese, sita appena fuori la cinta muraria de l’Aquila, sull’omonimo colle, fu fondata nel 1288 per volere di Pietro da Morrone, che qui fu incoronato papa, con il nome di Celestino V, il 29 agosto 1294. Anche oggi che la Basilica è chiusa per i restauri a seguito del rovinoso sisma del 2009, una visita alla città de L’Aquila non può prescindere dall’avvicinarsi a questo maestoso monumento. La scenografia dello spazio antistante la facciata, il disegno della stessa, la luce, i colori e l’avvicinamento lento, contribuiscono a mantenere inalterato il fascino mistico di questo luogo. Qui si tiene a fine agosto un giubileo annuale, il primo della storia, istituito con la Bolla del Perdono del 29 settembre 1294 e noto con il nome di Perdonanza Celestiniana; pertanto la Basilica è caratterizzata dalla presenza, sulla facciata laterale, di una Porta Santa, la prima Porta Santa della cristianità. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un monumento che sin dalla sua fondazione si è imposto come un forte simbolo identitario della città de L’Aquila e dell’Abruzzo. A partire dal 1327 e fino al terremoto del 2009, il corpo del pontefice Celestino V era sepolto nella basilica; inizialmente in un sepolcro della cappella laterale, mentre, dal 1517, fu collocato all’interno di un monumentale mausoleo realizzato ad opera di Girolamo da Vicenza, maestro di Andrea Palladio. Temporaneamente, in attesa del recupero della Basilica, le sue spoglie sono collocate nell’Oratorio di San Giuseppe de’ Minimi, in prossimità della Piazza del Duomo. La facciata di Collemaggio è considerata uno delle testimonianze più alte dell’architettura medievale italiana di stampo romanico-gotico. Sul modello aquilano sono state erette numerosissime chiese in tutta l’area del centro Italia. Al di là delle impalcature si scorge il Portale centrale, probabilmente il più antico dei tre e la lunetta con l’affresco della Madonna con Bambino. All’angolo destro della facciata è presente un torrione a pianta ottagonale che in origine costituiva la base di un campanile; definitivamente demolito nel 1880, viene utilizzato solo durante le celebrazioni della Perdonanza Celestiniana.

 

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