Castello Cantelmo Popoli

Posizione: terme

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Il Castello Cantelmo di Popoli è circondato da una pittoresca pineta alle pendici del Monte Morrone, non lontano dalle sorgenti del fiume Pescara. La costruzione rientra nella tipologia dei castelli-recinto. La pianta era triangolare, con il lato di base rivolto verso la città. Al vertice di tale triangolo vi era una torre pentagonale, che doveva essere l'originaria torre d'avvistamento, dalla quale ha avuto origine il complesso e alla quale furono aggiunte, più in basso, una torre a pianta quadrata ed un torrione cilindrico. Quest'ultimo è sicuramente un'addizione rinascimentale, frutto degli interventi di ammodernamento del conte Restaino IV Cantelmo. E' infine coronato da merli guelfi con corrispondenti feritoie per armi da fuoco. I ruderi del castello sono visitabili. Esso fu edificato, a controllo dei territori circostanti, tra il 1000 ed il 1015 per volere del vescovo valvense Tidolfo, ma importanti interventi di trasformazione vennero effettuati verso la fine del XV secolo ad opera dei conti Cantelmo, feudatari per nomina di Carlo d'Angiò dal 1269 fino al XVII secolo. Essi modificarono il fortilizio per la difesa delle artiglierie e per le proprie esigenze abitative, dal momento che questa fu la loro dimora fino al 1480, quando si trasferirono nel Palazzo Ducale di Popoli. Il forte era circondato da una doppia cinta di mura e da un fossato. Secondo la leggenda, le rovine del castello sono visitate dal fantasma della "Dama Bianca", senza occhi e bocca, che non trova pace ed è avvolta da una pallida luminosità che lascia tracce scure. Secondo il racconto popolare una notte di gennaio del 1676  due cavalieri partirono da Capestrano alla volta del castello di Popoli. Durante il viaggio uno dei cavalieri espresse la sua profonda tristezza per l'amore profondo per Diana Gaetani d'Aragona, costretta a sposare il Duca di Popoli Giuseppe il Cantelmo. Cosi progettarono di rapire la Dama, ma l'esito del rapimento fu infausto: il Duca scoprì gli amanti e li costrinse ad un duello all'ultimo sangue, ma la Dama, interponendosi tra i contendenti fu colpita mortalmente da due proiettili: uno al cuore e l’altro alla testa.

 

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