Eremo di San Domenico

Posizione: laghi, parchi

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Nel territorio di Villalago, provincia de L’Aquila, Abruzzo, si trova l’eremo di San Domenico, alla cui struttura si accede tramite un passaggio su una diga che collega le due sponde dell’omonimo lago di San Domenico. La leggenda vuole che sia stato proprio il santo, intorno all’anno mille, a scavare la grotta con le sue mani. San Domenico abate nacque a Foligno nell’anno 951. Il santo trascorse molti anni della sua vita in solitudine, da eremita, ed alcuni di essi li passò in meditazione nella grotta che ai nostri giorni porta il suo nome. Divenuto famoso per la sua santità e per una serie di miracoli a lui attribuiti, visse venerato da tutte le popolazioni circostanti. Dal complesso delle testimonianze che costituiscono la memoria della vita del santo, quasi tutti gli studiosi attribuiscono alla volontà di San Domenico l’edificazione del monastero di San Pietro de Lacu, primo nucleo del borgo di Villalago, oggi in località Villavecchia, e la chiesa di Prato Cardoso, situata davanti la grotta di San Domenico, così definita perché situato nella omonima località di Prato Cardoso. Tutto ciò sarebbe avvenuto su invito dei conti Berardo, Teodino ed Oderisio di Valva che esortarono il monaco ad edificare un monastero. Fu proprio grazie ad una concessione territoriale di Oderisio che San Domenico avrebbe potuto portare a termine l’ambizioso progetto. Molto probabilmente la chiesetta di Prato Cardoso, l’attuale chiesa di San Domenico, in un primo momento risultava essere una umile e semplice struttura in grado di poter ospitare sia la vita comunitaria che quella monastica. Con ogni probabilità la chiesa venne riedificata e modificata svariate volte, la prima intorno al XVI secolo, poi verso il XIX ed infine agli inizi del XX, risultando, alla fine, molto snaturata rispetto a quella che precedentemente era stata. La chiesetta di San Domenico ai nostri giorni è dotata di un essenziale porticato, movimentato solo da una bifora cinquecentesca dalla quale è possibile godere del meraviglioso panorama del lago circondato dalle montagne. Sotto al portico si trovano quattro affreschi incorniciati che riproducono immagini di miracoli attribuiti a san Domenico. Sui dipinti sono riportati  i seguenti titoli: il bambino restituito dal lupo, il miracolo delle fave, il ragazzo caduto dalla quercia e la trasformazione dei pesci dell’ingordo in serpi. Anche internamente la chiesetta risulta essere piuttosto spoglia. Alla destra del suo ingresso si trova un affresco quasi completamente scolorito raffigurante la Madonna con Bambino e dietro l’altare, di stile neogotico,  è posizionata una statua ad immagine di San Domenico. Quasi di fianco all’altare, una piccola apertura sormontata da un sobrio architrave in pietra conduce al vero e proprio eremo, la grotta di San Domenico. Attraverso una piccola gradinata ricavata nella roccia si giunge nella parte superiore della grotta che custodisce ancora il letto del santo, anch’esso in pietra, fino a poco fa ricoperto delle travi di legno dove usava riposarsi il santo, ora trasferite nella chiesa parrocchiale di Villalago.

Come arrivare all’eremo di San Domenico

Dal Nord e dal Sud Italia: prendere l’autostrada A14 e, giunti in Abruzzo, imboccare nei pressi di Pescara l’autostrada A25 in direzione di Roma. Dopo essere usciti al casello di Cocullo, imboccare la strada provinciale 60 (SP 60) in direzione prima di Anversa degli Abruzzi, e poi di Villalago. Una volta arrivati alla diga del lago di San Domenico, parcheggiare la macchina lato roccia

Da Pescara: prendere l’autostrada A25 in direzione di Roma. Dopo essere usciti al casello di Cocullo, imboccare la strada provinciale 60 (SP 60) in direzione prima di Anversa degli Abruzzi, e poi di Villalago. Una volta arrivati alla diga del lago di San Domenico, parcheggiare la macchina lato roccia

 

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