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Ponte del Mare

Posizione: mare

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Inaugurato nel 2009, il Ponte del Mare nasce con il fine di creare un punto d’unione tra le due marine ai lati del fiume Aterno-Pescara, in un’ottica di continuità del  Corridoio Verde Adriatico, la pista ciclabile che corre lungo la costiera adriatica da Ravenna a Santa Maria di Leuca. Progettato dall’architetto sud tirolese Walter Pichler, con i suoi 466 metri di lunghezza è attualmente il ponte strallato ciclo-pedonale più grande d’Italia e fra i maggiori in Europa.


Il ponte si staglia sul mare e consente di godere di una splendida vista sul porto di Pescara, la Majella ed il Massiccio del Gran Sasso. Non si può non rimanere affascinati dal Ponte del Mare. Nel suo punto più alto lo sguardo di chi lo attraversa si perde in una meravigliosa fusione tra mare, fiume, cielo e terra. La città si presenta in tutto il suo splendore: grandi spiagge, riviere lunghissime che si perdono all'orizzonte, un imponente profilo montuoso a poca distanza, un sistema viario complesso e dinamico che ben si abbina alle futuristiche costruzioni delle Torri Camuzzi, e poi i trabocchi, i pescherecci, il porto turistico, la torre comunale e tanto altro ancora, tutto è vicino, tutto è a portata di mano.


C'è tanto di Pescara in questa raffinata opera di ingegneria; dal valore simbolico dell'unione definitiva delle due riviere di Pescara e Castellammare, alle sue forme sinuose, chiaro richiamo alle onde del mare e al dinamismo della nostra città. La serie di tiranti alla destra e alla sinistra del pilone centrale evocano l'immagine delle vele che solcano il mare mentre il suo aspetto avveniristico è coerente con il costante sguardo al futuro, a quella modernità che da sempre costituisce la primaria ambizione di Pescara.

Il ponte, dotato di un pilone centrale leggermente inclinato, si articola con un tracciato curvilineo che unisce le due riviere all'altezza della rotonda della Madonnina, a nord, e in corrispondenza del Lungomare Papa Giovanni XXIII a sud. La struttura è costituita da due rami separati, una pista ciclabile larga tre metri e un percorso pedonale largo quattro, che si ricongiungono all'estremità in un'unica struttura larga cinque e che vengono retti da una serie di tiranti inclinati che si ricongiungono al pilone. Le rampe di estremità procedono con una sede unica, dedicata all'uso ciclopedonale, di larghezza variabile da 5,95 m a 7,42 m, mentre il tratto centrale di scavalcamento del fiume avviene con due impalcati separati di larghezza di 4,2 m per la sede ciclabile e 3,2 m per la sede pedonale.

 

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